Quanti sono i film su Il Corvo? Non tutti sanno che il film del 1994, interpretato dall’indimenticabile Brandon Lee, non è stato il primo e ultimo. Ripercorriamo quindi la storia di questo franchising e tutte le “sfortune” legate ai retroscena.
Il fumetto di James O’Barr “The Crow”: un’autobiografia per espiare il dolore
La storia di Eric Draven, protagonista di The Crow, nasce dalle tragiche vicende personali di James O’Barr. Questo fumettista statunitense, originario di Detroit (Michigan), vive fin da piccolo esperienze particolarmente infelici. Nato nel 1960 e rimasto senza genitori in tenera età, passa i suoi primi anni in orfanotrofio.
Nel 1978, a 18 anni, deve affrontare un altro grande lutto: la perdita della sua fidanzata, uccisa da un ubriaco al volante. Per soffocare il dolore, si arruola con i Marines, che lo portano in missione in Germania. Già nel 1981 inizia la realizzazione del fumetto Il Corvo, basato sulla sua vicenda personale, mescolata con elementi tratti dalla realtà e da storie vere. L’opera arriva al grande pubblico nel 1989 sotto forma di miniserie e fortunatamente ottiene subito un grande successo.
Se volete leggere le sue produzioni vi consigliamo di acquistare i volumi in italiano “Il Corvo – edizione definitiva” e “Il Corvo – Libro Secondo”, entrambi di Edizioni DB Fumetti. In questa ultima opera l’autore è affiancato dai disegnatori Antoine Dodé e Jim Terry e la narrazione, sempre incentrata sulla figura del corvo, ci porta alla Germania nazista.
Il primo film The Crow con Brandon Lee e la morte dell’attore (1994)
Come tutti ben sappiamo, nel 1994 è uscito l’intramontabile film “The Crow” (Il Corvo) con Brandon Lee, segnato dalla sconvolgente morte dell’attore sul set.
Brandon Lee, nato nel 1965, è figlio dell’attore esperto di arti marziali Bruce Lee, a sua volta deceduto in maniera inspiegabile a soli 32 anni nel 1973. All’epoca Brandon ha 8 anni ma la figura del padre rimane molto forte in lui, tanto da indurlo a seguire le sue orme nel mondo del cinema e delle arti marziali.
La produzione del film The Crow è affidata ad Alex Proyas, specializzato nella realizzazione di videoclip musicali e spot pubblicitari per MTV. Da lui arriva infatti la decisione di introdurre l’elemento musicale: nel fumetto di James O’Barr il protagonista non è un musicista, a differenza del film dove è un rocker e molte scene ricordano lo stile dei videoclip musicali di MTV dell’epoca.
Il 31 marzo del 1993 Brandon Lee muore, colpito sul set da un una pistola caricata a salve ma malfunzionante. A sparare il colpo è Funboy interpretato da Michael Massee, che cadrà poi in profonda depressione. Mancano solo otto giorni al termine delle riprese, le scene mancanti sono poche ma il regista deve comunque ricorrere ad effetti speciali pioneristici e all’impiego di controfigure per terminare il lavoro.
Non possiamo dire se la morte di Brandon Lee sia stata determinante per il successo dell’opera cinematografica. Sicuramente è una pellicola che ancora oggi ci tiene incollati allo schermo per un’ora e 40 minuti, senza trovare nemmeno una scena debole o noiosa. Uno di quei film da riguardare ogni anno senza mai stancarsi. Un grande successo quindi segnato da una grande perdita, che gli ha spesso valso il titolo di “film maledetto”. Anche se molti pensano solo ad un errore umano dovuto a troppa leggerezza e noncuranza.
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Il secondo film sequel “Il Corvo: la città degli angeli” (1996)
La volontà di continuare la saga con i film su Il Corvo arriva dal produttore Edward R. Pressman e dallo sceneggiatore David Goyer. A questo link di YouTube vedete il trailer.
James O’Barr ha molto materiale già pubblicato o in lavorazione per un secondo film. Tuttavia questa linea narrativa di James O’Barr viene scartata.
Il film sequel del 1996 si intitola “The Crow: City of Angels” ed è diretto da Tim Pope. Purtroppo non riscuote il successo avuto dalla pellicola precedente, pur ottenendo un buon risultato nelle prime settimane al cinema. Il collegamento con il primo film è dato dalla figura di Sarah, la giovane amica di Eric Draven e della sua fidanzata Shelly. Ora Sarah è cresciuta e l’attrice non è più Rochelle Davis ma la canadese Mia Kirshner.
L’attore svizzero Vincent Pérez interpreta Ashe Corven, un uomo brutalmente ucciso assieme al figlio. Lo spirito del corvo infonde potere alla sua anima, che lo riporta in vita e conduce Ashe alla vendetta, esattamente come nel primo film.
Sicuramente un ottimo lavoro per quanto riguarda lo stile dark gotico delle scene che richiamano alla memoria il primo Corvo. Ottime le musiche rock e i costumi (l’ambientazione è Los Angeles durante la celebrazione in stile messicano del Día de los muertos) e molto azzeccata la scelta dell’attrice che interpreta Sarah. Bravi anche gli attori “villain”, tra i quali Iggy Pop.
Tuttavia la trama risulta ripetitiva e ricalca quella del primo film, senza creare coinvolgimento e patos. Molto debole anche la figura del padre single e meccanico di professione Ashe Corven, con movenze e outfit che cercano di emulare (o forse variare) quelli del primo The Crow, senza riuscirci.
Dal film deriva un fumetto intitolato sempre “The Crow – City of Angels” (1996), edito da Kitchen Sink & Top Dollar Comics. Gli autori sono John Wagner e Phil Hester.
La serie TV incompleta “The Crow: Stairway to Heaven” e la morte di uno stuntman
Non ci sono solo i film su Il Corvo. Nel 1998 debutta una serie TV canadese in 22 episodi dal titolo di “The Crow: Stairway to Heaven”. Creata da Bryce Zabel, vede nei panni di Eric Draven l’attore ed esperto di arti marziali Mark Dacascos. A livello visivo la scelta sembra buona: Mark Dacascos somiglia molto a Brandon Lee; è originario delle Hawaii ed è esperto di arti marziali.
La trama degli episodi ricalca quella del primo film, con diverse variazioni e libere interpretazioni degli sceneggiatori. Tuttavia la serie viene improvvisamente interrotta nel 1999 e non viene terminata. Tra l’altro le riprese vedono la morte dello stuntman Marc Akerstream, colpito alla testa da detriti dopo un’esplosione sul set. E’ il 1998 e Akerstream ha solo 44 anni.
Il terzo film “The Crow: Salvation” e l’estromissione di Rob Zombie (2000)
Il produttore Edward Pressman ci riprova e nel 2000 fa uscire il terzo film con regia di Bharat Nalluri e sceneggiatura di Chip Johannessen.
Stavolta il protagonista è Alex Corvis, ingiustamente accusato dell’omicidio della fidanzata Lauren Randall e condannato a morte. Tornato in vita sempre grazie allo spirito del corvo, cerca vendetta tra coloro che lo hanno usato come capro espiatorio.
L’attore Eric Mabius interpreta Alex Corvis. Troviamo anche Kirsten Dunst che veste i panni di Erin Randall, sorella di Lauren.
Inizialmente la sceneggiatura del film era in mano al musicista Rob Zombie, che ha lavorato al progetto per quasi due anni. Il titolo era “The Crow: 2037”. Tuttavia Pressman ha deciso di cambiare progetto e affidarlo ad altri (la sceneggiatura risultava troppo horror), con grande amarezza per Rob Zombie. Anche questo film non sembra fare breccia nel cuore dei fan.
Il quarto film “Il Corvo – Preghiera maledetta” (2005)
Passano pochi anni ed esce il quarto film “The Crow: Wicked Prayer”, con regia di Lance Mungia, basato sull’omonimo romanzo del 2000 dello scrittore horror Norman Partridge.
Stavolta il protagonista è James “Jimmy” Cuervo, interpretato dall’attore Edward Furlong. Anche in questa occasione, come potete immaginare, critica e pubblico non apprezzano l’opera, intrisa di elementi satanici e magici, con diavoli, streghe e rituali violenti.
Il quinto film remake “The Crow” di Rupert Sanders (2024)
Tra i film su Il Corvo non poteva mancare un adattamento in chiave moderna con regia di Rupert Sanders e sceneggiatura di Zach Baylin e Will Schneider. La genesi è travagliata e sfortunata e dura moltissimi anni. Il processo di produzione ha visto diversi cambi alla regia e alla sceneggiatura. Senza contare gli stravolgimenti nei membri del cast: si è parlato di Eric Draven interpretato da Bradley Cooper, Luke Evans, Jack Huston, Mark Wahlberg, Jason Momoa, Ryan Gosling e molti altri. Alla fine vedremo Bill Skarsgård nel ruolo di Eric Draven e la cantante Tahliah Debrett Barnett (alias FKA Twigs) come Shelly.
Le riprese definitive sono iniziate nel 2022 a Praga e Monaco di Baviera. La pellicola uscirà nelle sale il 7 giugno 2024 a cura di Lionsgate Films.
Attualmente il pubblico sembra diviso, tra chi apprezza i contenuti visti nel trailer e chi invece critica pesantemente lo stravolgimento nello stile e nella trama. Intanto se volete, potete guardare il trailer su YouTube. Che ne dite: sarà un altro film sfortunato o riuscirà a raggiungere un minimo di notorietà?