Qual è il significato del film “Il castello errante di Howl”? Questo rinomato film d’animazione giapponese uscito nel 2004 ha ricevuto apprezzamenti a livello mondiale. Si è anche guadagnato una nomination agli Oscar, una ai premi Nastri d’Argento e un premio al Festival di Venezia.
Diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli, la pellicola deriva dall’omonimo romanzo del 1986 della scrittrice britannica Diana Wynne Jones. La trama del film differisce comunque in diversi aspetti rispetto al libro.
I film di Hayao Miyazaki sono noti per il simbolismo, la vivacità delle immagini e la complessità delle tematiche trattate. Anche se visivamente affascinanti e accessibili ad un vasto pubblico, possono risultare difficili da capire. Se hai visto “Il castello errante di Howl” ma non ne hai colto appieno il significato del film, ti offro una serie di spunti di riflessione e di analisi della trama.
Di cosa parla il film “Il castello errante di Howl”
La storia del film “Il castello errante di Howl” segue Sophie, una giovane ragazza che lavora in un negozio di cappelli. Un giorno viene maledetta dalla Strega delle Lande, che la trasforma in una donna anziana. Per spezzare l’incantesimo, Sophie si mette in viaggio e finisce nel castello errante di Howl, un misterioso e affascinante mago noto per il suo stile di vita bizzarro e stravagante. Durante il suo soggiorno, Sophie conosce il demone del fuoco Calcifer, che alimenta il castello, e gli altri strani abitanti della magica dimora. Tra avventure e difficoltà, Sophie e Howl stringono un legame profondo.
L’elemento iconico di questo film è sicuramente il castello, ricco di dettagli e colori vivaci, con un’estetica che combina elementi della cultura europea con un tocco di fantasy, gotico e steampunk. È il simbolo perfetto della natura sfuggente e imprevedibile di Howl, in continua trasformazione e difficile da inquadrare.
Cosa ci insegna questo film di Hayao Miyazaki
“Il castello errante di Howl” è un’opera iconica del cinema d’animazione, amata per la sua storia coinvolgente, l’animazione straordinaria e i personaggi indimenticabili. Non segue una trama tradizionale e lineare, ma presenta sviluppi improvvisi e salti temporali. Ci sono molti elementi criptici in questo film, che lo rendono poco comprensibile ma nello stesso tempo davvero affascinante.
Miyazaki esplora temi complessi come la guerra, la natura umana, la crescita interiore, la solitudine, la lotta per l’identità e la conoscenza dei sentimenti. Questi temi non sono sempre trattati in modo esplicito, ma spesso richiedono una riflessione più profonda per essere compresi appieno.
Miyazaki è un maestro nell’uso dell’animazione per raccontare storie in modo visivo e lui preferisce l’immersione nell’atmosfera e nell’emozione, piuttosto che nel dialogo esplicito.
Ricordiamo poi che l’autore è giapponese e nelle sue storie ci sono molti elementi derivati dalla sua cultura, che per noi europei potrebbero passare in secondo piano o non essere compresi.
In ogni caso la storia di Howl vuole trasmettere valori universali e comprensibili da tutti. È prima di tutto un inno alla pace e una condanna della violenza e della guerra. Howl vive in un mondo magico e alternativo, ispirato ad un’Europa dell’epoca vittoriana, arricchito da elementi steampunk e fiabeschi. Il regno in cui si trova è in guerra con un paese vicino e la magia è una presenza comune, rispettata e temuta.
Howl e il suo protagonista rappresentano simbolicamente il conflitto interno, la trasformazione e la necessità di affrontare i propri demoni interiori. Ma anche il disagio nel vivere in una società in guerra, che costringe a mettere da parte i propri sogni per soddisfare i capricci dei potenti. Howl infatti si sottrae alla guerra e alla convocazione alle armi del suo Paese: vuole difendere i suoi ideali di pace, per evitare di diventare lui stesso uno strumento di distruzione.
Hayao Miyazaki ha spesso dichiarato la sua contrarietà alla guerra e all’uso della violenza, un tema ricorrente nei suoi film. E Howl diventa una sorta di portavoce di questa visione, scegliendo di rifiutare la guerra, anche quando ciò lo costringe ad essere un fuggitivo e a combattere contro il sistema.
Il protagonista non è un eroe nel senso tradizionale, ma un personaggio complesso con difetti, paure e desideri contrastanti, ma sempre fedele alle sue idee e ai suoi valori.
Per capire meglio la storia di Howl voglio ora parlare nello specifico di due figure chiave della storia che non sono i protagonisti: il demone Calcifer e la Strega delle Lande.
Qual è il legame magico che unisce Calcifer e Howl?
Calcifer è uno dei personaggi principali, svolgendo un ruolo cruciale tra Howl e il castello stesso. Quest’ultimo è rappresentato come un enorme essere vivente che si muove su ruote, con porte che conducono in mondi diversi: ma non potrebbe muoversi e sembrare vivo se non ci fosse Calcifer.
Questi è presentato come un demone che giunge sulla Terra sotto le sembianze di una stella cadente. Chi ne entra in possesso acquisisce poteri magici enormi ed è per questo che Howl la cattura: ma da quel momento, entrambi sono legati. Calcifer diventa un demone del fuoco che alimenta il castello, gestisce le porte multidimensionali e possiede numerosi poteri. Dall’altro lato se Howl dovesse morire, Calcifer cesserebbe di esistere per sempre.
All’inizio della storia, la protagonista Sophie, dopo la maledizione che la trasforma in una vecchietta, ha un primo incontro con Calcifer. Qui il demone del fuoco le chiede di spezzare l’incantesimo che lo lega a Howl, ma per farlo Sophie dovrà scoprire il loro legame. Questo segreto viene svelato alla fine, quando Sophie attraversa una porta temporale e assiste al momento in cui Howl cattura Calcifer e lo ingoia.
Il fuoco è un elemento che riveste un significato simbolico profondo non solo per la cultura giapponese ma anche per quella occidentale.
Nella nostra cultura è famoso il mito di Prometeo, che rubò il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini. Il suo gesto fu punito dagli dei: il fuoco simboleggiava infatti il passaggio della conoscenza agli esseri umani, un potere che invece doveva rimanere nelle mani delle divinità.
Anche il filosofo greco Eraclito attribuiva al fuoco un ruolo fondamentale, considerandolo come l’inizio e la fine di tutte le cose, un elemento che rappresenta sia la vita che la morte, una forza che crea e distrugge allo stesso tempo. Il fuoco, pur mutando, resta sempre sé stesso.
Nel mondo giapponese il fuoco è simbolo di energia, trasformazione, distruzione e purificazione. È considerato sacro, usato nei rituali di purificazione e liberazione dai mali, ma anche per onorare i defunti e gli spiriti buoni.
Calcifer, pur essendo confinato nel caminetto, ha il potere di muovere l’intero castello. Il legame con Howl è indissolubile e Calcifer rappresenta l’equilibrio tra vita e morte, potere e distruzione, in una continua trasformazione.
La Strega delle Lande
La Strega delle Lande è uno dei personaggi principali e antagonisti della storia. Pur avendo enormi poteri magici, è sopraffatta dalla sua stessa vanità e dai suoi desideri egoistici. Usa la magia per mantenersi giovane e sembrare sempre bella; inoltre prova un sentimento forte per Howl e desidera sposarlo. Questo desiderio di possedere Howl sembra essere motivato tanto dalla volontà di avere un uomo affascinante al suo fianco, quanto dalla necessità di usare i suoi poteri magici. Tuttavia, Howl, rifiutando le sue avances, diventa uno dei suoi obiettivi da distruggere.
La Strega all’inizio della storia, quando si accorge dell’interesse di Howl per Sophie, trasforma la povera giovane in una vecchia, proprio come è lei. Tuttavia Howl, rimanendo con Sophie, dimostra che non è la bellezza fisica che gli interessa ma solo la bellezza dell’animo.
In passato, Calcifer era nelle mani della Strega e lei ne sfruttava i poteri per i suoi capricci. Tuttavia, Calcifer non voleva rimanere suo prigioniero ed è qui che entrò in gioco Howl. In un momento cruciale della sua vita, Howl salva Calcifer, ingoiandolo per ottenere il suo potere, legarlo indissolubilmente a lui e impedire che la Strega potesse rubarlo di nuovo. Con questo atto Calcifer diventa il cuore di Howl: se uno dei due muore, anche l’altro perirà.
Come finisce “Il castello errante di Howl”
Nel film, alla fine, si scopre che la Strega non è completamente malvagia e che la sua ossessione per Howl è frutto di una visione distorta della realtà: infatti non comprende veramente l’amore e la libertà, che sono invece concetti centrali per altri personaggi come Sophie e Howl. Ormai invecchiata e priva di magia, assiste alla conclusione della storia senza più rancore verso Howl e Sophie.
Tutti i personaggi principali riescono a liberarsi delle maledizioni e dei conflitti interiori che li hanno accompagnati nel percorso, trovando una sorta di risoluzione e pace.
Sophie riacquista la giovinezza e arriva anche a capire il segreto che lega Howl e Calcifer: si tratta del cuore di Howl. Intuisce di dover restituire a Howl il proprio cuore, che aveva affidato a Calcifer in una sorta di scambio per far funzionare il castello. In questo modo Sophie finalmente estrae Calcifer dal petto di Howl e gli restituisce il cuore e la maledizione viene spezzata. Calcifer, libero dal patto, si trasforma nuovamente in una stella ma stranamente decide di continuare ad aiutare Sophie e Howl, senza mai abbandonarli. Stavolta la sua è una decisione spontanea, che non deriva da un legame forzato.
Senza più il peso della maledizione e del patto con Calcifer, Howl può essere libero. Con il cuore finalmente restituito al proprio corpo, si risveglia trasformato, più sereno e pronto a vivere senza il peso della magia oscura assieme a Sophie.