Cosa succederà a Dragon Ball dopo la morte di Akira Toriyama? La scomparsa improvvisa del mangaka giapponese a marzo 2024 ha sconvolto i fan di tutto il mondo, che ora si chiedono cosa ne sarà delle sue opere e dei progetti ancora in corso. Cerchiamo di capire a cosa stava lavorando Akira Toriyama e come proseguiranno i suoi lavori.
Una breve carrellata delle opere di Akira Toriyama
Akira Toriyama è famoso soprattutto per la sua opera principale, “Dragon Ball”, e per “Dr. Slump”. Ma nel corso della sua vita ha prodotto anche altri capolavori. Andiamo ad analizzarli brevemente per vedere meglio a che punto si è interrotto il cammino artistico di Toriyama.
Il manga e anime di Dragon Ball
Dragon Ball è la sua serie più famosa e ha il merito di aver radicalmente cambiato l’universo manga giapponese, dato che molti disegnatori hanno preso ispirazione da lui. Uscito per la prima volta nel 1984 sulla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha, il manga di Dragon Ball conta un totale di 519 capitoli raccolti in 42 tankobon. L’ultimo capitolo vede la luce nel 1997.
In Italia il manga ha una prima edizione a cura della Star Comics in 62 volumi, mentre le successive quattro edizioni mantengono la divisione nei 42 volumi originari.
L’adattamento animato di Dragon Ball avviene in un arco temporale più lungo e introduce anche narrazioni nuove rispetto al manga.
La Toei Animation ha curato la prima serie del 1986 intitolata semplicemente “Dragon Ball”, lavorando sui primi 16 capitoli del manga.
Il sequel “Dragon Ball Z” (1989) copre gli ultimi 26 capitoli del manga e in Italia va in onda su reti Mediaset col titolo di “What’s My Destiny Dragon Ball”.
Nel 1996 esce “Dragon Ball GT” in 64 episodi, con eventi nuovi che non si basano sui contenuti del manga; Akira Toriyama ne ha comunque seguito la realizzazione assieme alla Toei Animation.
Nel 2009 vede la luce un restyling in alta definizione di Dragon Ball Z dal titolo “Dragon Ball Kai” in 159 episodi.
“Dragon Ball Super” del 2015 è invece un midquel, cioè racconta fatti originali avvenuti alla fine di Dragon Ball Z.
Dall’universo di Dragon Ball derivano anche 19 film di animazione, OAV, cortometraggi e speciali televisivi. Ve ne citiamo solo alcuni, che sono i più importanti per la trama.
I film “Dragon Ball Z – La battaglia degli dei” del 2013 e “Dragon Ball Z – La resurrezione di F” del 2015 raccontano eventi avvenuti al termine del manga originale. “Dragon Ball Z – La storia di Trunks” del 1993 descrive il futuro alternativo di Trunks.
Sul mondo di Dragon Ball troviamo anche giochi, videogiochi e carte collezionabili.
Le altre opere di Akira Toriyama
L’opera con cui Akira Toriyama ha esordito è “Dottor Slump & Arale” (a volte abbreviato in “Dr. Slump”) del 1980, che ha vinto il premio Shogakukan per i manga nelle categorie shonen e shojo. Su Dr. Slump ci sono due trasposizioni animate.
Tra le altre produzioni ricordiamo i manga Cowa! (1998), Kajika (1999), Sand Land (2000), Nekomajin (2005), Jaco the Galactic Patrolman (2013). Quest’ultimo è prequel spin-off di Dragon Ball. Tutti sono editi in Italia da Star Comics.
A quali opere stava lavorando Akira Toriyama prima di morire?
Se andiamo ad analizzare i progetti a cui stava lavorando Akira Toriyama prima della sua scomparsa nel marzo 2024, ne troviamo diversi ancora in corso.
1. Il manga di Dragon Ball Super (2015)
Prendiamo in considerazione la serie Dragon Ball Super: questa non è solo una serie anime. In contemporanea, sulla rivista mensile “V Jump” di Shueisha troviamo l’adattamento manga con disegni del fumettista Toyotaro e supervisione su soggetto e testi di Akira Toriyama. Attualmente il manga, edito in Italia sempre da Star Comics, risulta in corso.
2. Dragon Ball Daima (2024)
Durante il New York Comic Con del 2023 la Toei Animation ha annunciato la nuova serie anime di Dragon Ball dal titolo “Dragon Ball Daima“. In questa produzione la presenza e la supervisione di Akira Toriyama risultano fondamentali. L’uscita è prevista per la fine del 2024 anche per festeggiare il quarantesimo anniversario del manga.
In Dragon Ball Daima ci saranno eventi e fatti completamente nuovi rispetto alla trama del manga e delle produzioni animate. A questo link di YouTube potete vedere il trailer.
3. Sand Land: The Series (2024)
Tra i suoi manga vi abbiamo citato “Sand Land” del 2000, in 14 episodi. La storia è ambientata in un mondo desertico, dove sia i demoni che gli umani soffrono per la scarsità d’acqua. Belzebù, il principe dei demoni, e lo sceriffo Rao partono per un’avventura alla ricerca del Lago Fantasma, dove poter attingere alle risorse idriche per i loro popoli.
Nel 2022 è uscito in Giappone il film anime di Sand Land (non disponibile in italiano). ll film, assieme a clip scartate e a scene aggiunte e create appositamente da Toriyama, uscirà nel 2024 negli Stati Uniti, suddiviso in episodi, con il titolo di Sand Land: The Series. A questo link di You Tube vedete un teaser.
Sempre di Sand Land è prevista l’uscita di un videogioco per PS5, Xbox Series, PS4 e PC.
Sand Land fa parte di un progetto portato avanti da Toriyama in collaborazione con Bandai Namco e intitolato proprio “SAND LAND Project”.
Cosa succederà a Dragon Ball dopo la morte di Akira Toriyama?
Quindi cosa succederà a Dragon Ball dopo la morte di Akira Toriyama? E cosa succederà agli altri progetti in corso? Probabilmente siamo di fronte ad una situazione simile a quella di Kentaro Miura (autore di Berserk scomparso nel 2021).
Il manga di Dragon Ball Super potrebbe continuare grazie al fatto che la storia è già delineata dalla serie anime e il disegnatore è Toyotaro (Toriyama era solo supervisore).
Le serie Dragon Ball Daima e Sand Land non dovrebbero risentire della mancanza del suo autore, in quanto la produzione è terminata e pronta all’uscita. Di certo non possiamo immaginare che ci saranno dei sequel o prequel, a meno che Toriyama non abbia prodotto del materiale aggiuntivo pronto per essere solo pubblicato o adattato in serie animata.
Per saperlo dobbiamo solo rimanere in attesa. Nel frattempo se siete a conoscenza di altri progetti, scriveteci pure tramite il nostro indirizzo email alla sezione contatti.
E se volete leggere un altro nostro articolo su Dragon Ball, ecco il link.